MICHELANGELO MISTERIOSO, STRAORDINARIA SCOPERTA?

Vincenzo Danti, famoso allievo di Michelangelo, è l’autore dei calchi positivi in gesso di Michelangelo raffiguranti le quattro allegorie delle fasi del giorno (Aurora e Crepuscolo, Giorno e Notte) scolpite da Michelangelo per le tombe dei Duchi Medicei nella Sagrestia Nuova di San Lorenzo a Firenze.

Si tratta di calchi positivi (conservati all’Accademia di Belle Arti di Perugia ed esposti nel 2008 al Museo del Bargello di Firenze, nella mostra “I grandi bronzi del Battistero, l’arte di Vincenzo Danti discepolo di Michelangelo”) che presentano, rispetto alle statue marmoree, evidenti differenze. Ancora non è stato risolto il mistero relativo all’origine delle quattro figure: è possibile infatti, proprio a causa di tali differenze, che i calchi del Danti siano stati fatti su modelli in creta dello stesso Michelangelo, ora perduti, e non sui marmi.

Nella gipsoteca della Fonderia Ferdinando Marinelli ci sono, tra i tanti, anche questi calchi derivati dai gessi del Danti, da cui sono stati tratti quattro stupendi bronzi. La direttrice della Casa Buonarroti di Firenze, Pina Ragionieri per suo personale interesse per questa interessante questione, è venuta in fonderia ad ammirare e studiare i bronzi; recentemente l’attuale direttore Alessandro Cecchi ha scritto un breve studio a proposito di questi calchi.

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